Ti confesso una cosa: quando parlo dei test del Salvagente cerco sempre immaginare l’espressione di chi leggerà il post.

Per esempio posso ipotizzare che tu adesso sia incuriosito, o magari spaventato, oppure semplicemente cerchi di capire se quello che leggi sia qualcosa di importante o meno.

In tutti i casi, ti capirei. La rubrica settimanale che si occupa di “raccontare” le analisi di laboratorio che svolgiamo hanno la particolarità di riuscire a far sembrare tutto più bello o tutto più brutto in un attimo. In un millesimo di secondo. Nel tempo di una risposta: il prodotto *X* ha superato il test, oppure non l’ha fatto.

È la stessa sensazione, questa “dell’attesa”, vissuta da gran parte dei componenti della redazione. Io stesso, quando sono al corrente di un’analisi in corso (magari di un prodotto che uso spesso o che mi sta particolarmente a cuore), mi sorprendo ad aspettare con ansia i risultati.

Il test sulla pasta senza glutine è stato uno di questi.

Personalmente non mangio cibi gluten-free, semplicemente perché ho la fortuna di non avere intolleranze a riguardo, ma ho molti amici con questo problema.

In qualche caso, sono i loro figli a dover fare particolare attenzione a questo tipo di cibi. Proprio pensando a loro casi come questo mi fanno sperare che dal test non esca mai nulla di strano.

Per questa indagine, pubblicata nel Gennaio 2017, decidemmo di fare le cose in grande e inserire ben 20 marche diverse di pasta senza glutine, reperita nei comuni supermercati ma anche nei negozi specializzati.

I risultati non voglio anticiparteli, tuttavia posso dirti già da ora che mentre da una parte sono stato piuttosto sollevato, dall’altra ho avuto, ed ho, qualche preoccupazione.

Il problema, di fondo, è solo uno: la pasta gluten free necessitava di un’analisi che scongiurasse la presenza di MICOTOSSINE, vere e proprie “muffe” che tendono a formarsi su questo genere di cibi e che possono comportare diversi disturbi per l’organismo, dall’intossicazione all’incremento dei fattori di rischio cancerogeno.

Il vero guaio è che le soglie di tolleranza alle micotossine è diverso tra adulti e bambini, e nella maggior parte dei casi non esiste una sezione di pasta gluten free dedicata solo ai più piccoli.

Morale della favola: se i valori sono estremamente positivi, lo sono per tutti. Grandi e piccini.

Ma se quei valori sono “al limite” per gli adulti, per i bambini saranno decisamente molto più pericolosi.

Quello che mi toglie il sonno è pensare che proprio gli alimenti che, di norma, nell’immaginario collettivo sono più salutari sono anche quelli che necessitano di maggiori attenzioni.

Tenendo poi conto del costo (molto superiore rispetto alla pasta tradizionale), penso valga la pena dare un’occhiata ai risultati che abbiamo avuto.

Non pensi sia ora di scoprire quali marche di pasta gluten-free abbiamo analizzato, e che in molti casi potrebbero non essere adatte soprattutto per l’alimentazione dei tuoi figli?

Scoprirlo nel secondo volume di TESTATI PER VOI, il libro del Salvagente dedicato a tutti i test realizzati dal giornale nel 2016 e nel 2017.

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