Oggi ti parlerò di qualcosa che, da buoni italiani, rende orgogliosi tutti noi.

Mi riferisco a quel momento della giornata che non rappresenta solo il consumo di una bevanda, ma il compimento di un vero e proprio rituale sociale. Una bevanda antichissima, ricca di proprietà benefiche per l’organismo e adatta a svolgere miliardi di funzioni: dalla digestione al miglioramento dell’umore, dall’incremento della concentrazione al semplice piacere gustativo.

Non hai ancora capito? Ma sto parlando del caffè!

Il caffè rappresenta di fatto il contributo della nostra società allo sviluppo delle relazioni sociali del mondo. Si lo so, detta così suona quasi ridicola, però pensaci bene: davanti a un buon caffè ognuno di noi ha affrontato almeno un primo appuntamento, o si è abbandonato con qualche amico sul viale dei ricordi di gioventù.

Per non parlare delle memorie d’infanzia: io quando sento lo sfrigolio della macchinetta per il caffè, quando la casa si riempie di quella fantastica aroma, ripenso immediatamente ai miei primi anni di vita, quando la nonna preparava il caffè per mio nonno in quei silenziosi pomeriggi estivi.

Ma ora non voglio metterla sul poetico. Magari non sei nemmeno amante di questa bevanda. Tuttavia credo che anche in questo caso tu abbia i tuoi bei ricordi legati al caffè. E poi, anche se non lo bevi, dovrai pur prepararlo a qualcuno!

Quello che forse non sai è che i caffè non sono tutti uguali. O meglio, sicuramente avrai, come tutti, la tua marca preferita da acquistare al supermercato, ma ti sei mai chiesto se esistono reali differenze tra una miscela e l’altra?

Ti confesso che è una domanda che mi sono fatto in prima persona.

Premetto: non sono un amante del caffè in capsule che va tanto di moda adesso. Nulla in contrario, sia chiaro: è buonissimo. Ma non mi “emoziona”. Sarò un nostalgico, ma preferisco la buona vecchia Moca.

Tornando a noi: i caffè non sono tutti uguali, anzi. Esistono aroma diverse, sapori diversi, “corposità” e profumi diversi.

Inoltre non parliamo dello stesso tipo di qualità, non nel senso di valore organolettico, ma di tipologia. Hai mai sentito parlare di ARABICA e ROBUSTA?

Si tratta di due qualità molto gradevoli ma estremamente diverse fra loro.

Come sai bene, ho la fortuna di dirigere una rivista che si occupa specificatamente di testare i prodotti per conto dei consumatori, e non molto tempo fa è toccato proprio alla bevanda più famosa al mondo.

Ne sono stato felicissimo, anche perché – pensandoci bene – se si nascondesse qualche “stortura” dietro all’industria del caffè sarebbe un bel problema, considerando che parliamo di un prodotto consumato ogni giorno nell’ordine di due miliardi di tazze.

Hai capito bene: due miliardi di tazze di caffè vengono bevute nel mondo ogni singolo giorno.

Ho atteso i risultati con enorme interesse, e devo dire che l’esito è stato piuttosto confortante, anche se non del tutto.

In altre parole, all’interno del test è possibile leggere l’elenco delle 24 marche di caffè più utilizzate in Italia, con un’analisi specifica per ognuna che evidenzia quali sono più ricche di valori positivi per il tuo corpo e quali meno ricche.

Di quali valori sto parlando? Principalmente degli ACIDI POLINSATURI, elementi rilasciati dai caffè di migliore qualità, che sono in grado di combattere i colesterolo e abbassare sensibilmente il rischio di malattie cardiovascolari.

Probabilmente è giunta l’ora che io ti riveli tutte le marche di caffè che abbiamo testato, e quali sono i risultati che abbiamo ottenuto per ognuna, sei d’accordo?

Scoprirlo nel primo volume di TESTATI PER VOI, il libro del Salvagente dedicato a tutti i test realizzati dal giornale nel 2015.

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